Signorinella

Signorinella, Achille Togliani

Signorinella pallidaDolce dirimpettaia del quinto pianoNon v’è una notte ch’io non sogni NapoliE son vent’anni che ne sto lontano
Al mio paese nevicaE il campanile della chiesa è biancoTutta la legna è diventata cenereIo ho sempre freddo e sono triste e stanco
Amore mio, non ti ricordi che nel dirmi addioMi mettesti all’occhiello una pansèPoi mi dicesti con la voce tremula“Non ti scordar di me”
E gli anni e i giorni passanoUguali e grigi con monotoniaLe nostre foglie più non rinverdisconoSignorinella, che malinconia!
Tu innamorata e pallidaPiù non ricami innanzi al tuo telaioIo qui son diventato il buon Don CesarePorto il mantello a ruota e fo il notaio
Lenta e lontanaMentre ti penso, suona la campanaDella piccola chiesa del GesùE nevica, vedessi come nevica
Ma tu, dove sei tu?

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